Shabbat

2011, tecnica mista su tela, 40×80 cm.

Shabbat significa “interruzione”. Gli uomini sono invitati ad astenersi dalle attività correnti per imitare la cessazione dell’atto creativo divino. Il tempo sabbatico è destinato quindi non tanto al riposo quanto alla riflessione, ed è dunque un “tempo altro” rispetto a quello feriale. L’opera di Lavinia Di Porto ne rappresenta il senso e lo spirito ma anche il legame con il tempo feriale: al centro del suo dipinto compaiono i simboli propri della celebrazione e della vita dello Shabbat, separati da due linee verticali che segnano il prima e il dopo, quei tempi che nel linguaggio dei fedeli sono chiamati l’entrata e l’uscita dallo Shabbat, ma sotto le linee di cesura si notano anche le linee della continuità: lo Shabbat, al centro della dimensione temporale, sembra riordinare il caos che lo contorna, ridandogli significato. Ed è in fondo questo l’esperienza dello Shabbat: muoversi nel tempo, tra dimensioni diverse, ma capaci di portare pezzi di dimensione metafisica nella quotidianità.

Benedetto Carucci Viterbi