La Continuità

Simboli esprimono l’alternarsi del bene e del male nelle vicende della Comunità ebraica romana e di tutta l’umanità dopo la II guerra mondiale.

Le prime tre mattonelle, con rami di edera sempreverde, portano impressi i nomi di tutti i sopravvissuti tornati a vivere a Roma. Un albero inizialmente secco getta i primi germogli, un cielo cupo gradualmente si rasserena, un mare tempestoso ritrova nei delicati toni di colore la calma delle sue acque, un melograno è auspicio di benessere e prosperità…. Più in alto una serie di mattonelle delinea Israele, riferimento costante nell’animo di ogni ebreo. Comincia così il racconto degli ultimi anni di storia: la raccolta dell’oro per Israele in guerra, l’arrivo degli ebrei libici a Roma nel 1967, l’attentato al Tempio Maggiore con la morte del piccolo Stefano Tachè nel 1982, l’incontro tra Papa Giovanni Paolo II e il Rabbino Capo Elio Toaff con la ripresa di un dialogo da lungo tempo interrotto, nel 1986. Le ultime mattonelle, attraverso un arcobaleno di colori, la colomba ed il logo della scuola, definiscono questo lavoro che, profondamente segnato dalla traccia del passato, vuole soprattutto essere rivolto al futuro. Un futuro di pace, amicizia e accettazione reciproca che realizzi le aspettative dei giovani.